San Donato
Federico Barbarossa, nel dicembre 1177, conferma che oltre la Badia di Valfabbrica dipende tra l’altro anche la corte di S.Donato con tutte le dipendenze ed esige che S.Donato sia restituito dai Luppolini di Casacastalda che lo tenevano abusivamente.
S.Donato reca probabilmente questo nome perché la Chiesa del sec. XI, detta “chiesola”, in cima al colle, è stata dedicata al Santo, vescovo e martire posteriormente al piccolo monastero e alla sua corte. La chiesa si presente come vecchia costruzione, con area davanti, piccola abside, con una superficie mt. 8x5. Sopra la porta un piccolo campanile con due campane, dono della Pro Civitae Christiana di Assisi. Vi si recano a Messa, processione e benedizione alla campagna i fedeli nel giorno dell’Ascensione. Le locali proprietà, furono, nel secolo scorso, forse dopo la soppressione dei beni ecclesiastici, della Famiglia Ascani di Porziano, ma, in precedenza, erano appartenuti alla Famiglia Calisti che fu costretta, pare per malandati affari ad emigrare in Puglia; altro proprietario fu certo Ferrante Emilio.